L’automotive interroga il digitale

L’AUTOMOTIVE INTERROGA IL DIGITALE

In occasione dell’evento organizzato da NiEW svoltosi a Modena il 18 Novembre, autorevoli esponenti del mondo Automotive hanno condiviso la loro esperienza partecipando ad un dibattito sulla digitalizzazione nell’ambito delle 4 ruote e di come questo processo, unito all’avvento dei motori elettrici, possa velocemente sconvolgere la nostra quotidianità.
Moderatore della “tavola rotonda” è stato il CEO di One Wedge, ingegner Giulio Catalfamo, che insieme all’ingegner Marco Fainello, Executive Director e Partner di Addfor e CTO di Danisi Engineering e all’ingegner Andrea Cardinali, Direttore Generale di UNRAE, ha illustrato quelli che saranno i prossimi sostanziali cambiamenti nell’industria automobilistica.

“Non vendiamo Ipad con un auto costruita attorno”

Jean-Philippe Imparato CEO di Alfa Romeo

Questa provocatoria affermazione del CEO di Alfa Romeo, sottolinea la preoccupazione di molti carmakes sul rischio che la digital transformation possa snaturare i veicoli stessi, non assicurando più una guida coinvolgente e un’esperienza complessiva che ruoti attorno al conducente.
Si tratta infatti di una sfida che vedrà sorgere nuove criticità, primo fra tutti il Data Protection e le conseguenti difficoltà da parte della normativa per seguire le ultime innovazioni.
Uscendo dalla comfort zone creata da decenni di progettazione standard dei motori termici per andare su un powertrain di nuova concezione, vengono rimessi totalmente in discussione tutti i precedenti scenari, sia nella fase di progettazione sia in quella di realizzazione del veicolo.
Mentre il motore termico è notevolmente complesso, quello elettrico dove un software in modo sempre più predominante sostituisce alcune parti meccaniche, è fisicamente e ingegneristicamente più semplice.
Il futuro dell’automotive conduce inoltre a una automazione di tutto quello che è il processo di manutenzione del veicolo e a una digitalizzazione che, non solo sarà di ausilio per il conducente, ma che coinvolgerà tutta la gestione del post vendita.
La visione complessiva della produzione dei veicoli dovrà essere interdisciplinare, nel senso che si creeranno nuove figure di esperti, non settorialmente qualificati ma con una preparazione che spazierà dalla meccanica all’elettronica, dall’informatica all’analisi dei dati.
L’innovazione veloce che contraddistingue il settore dell’automotive porterà alla produzione di veicoli sempre più all’avanguardia, ma al contempo sfiderà i carmakers a realizzare motori in grado di fornire emozioni di guida anche se privi di rumore e vibrazioni.